Scherzo di Ferragosto
Arturo Carlo Jemolo
Passigli Narrativa
«È venuto il diavolo e ha tagliato la testa alla mamma»: così comincia questo romanzo breve di Arturo Carlo Jemolo, il grande storico e giurista della cui produzione questo “giallo” costituisce a tutti gli effetti un vero e proprio unicum.
Pubblicato soltanto dopo la sua morte, "Scherzo di Ferragosto" è un “noir” classico, con tanto di delitto e investigazione, e Jemolo sorprende per la maestria e la disinvoltura con cui regge le fila della narrazione. Al centro della quale, troviamo l’indagine minuziosa di un giovane procuratore del re sul delitto di una donna decapitata che parrebbe non essersi opposta alla sua stessa morte efferata, il tutto in un’atmosfera di paese in cui si intrecciano pregiudizi, sospetti e interrogativi che mostrano un’Italia ormai dimenticata ma non per questo meno suggestiva. La vicenda troverà una improvvisa soluzione molti anni dopo, quando un vice-brigadiere dei Carabinieri, all’epoca del delitto solo un bambino, tornerà a indagare e, collaborando con il vecchio procuratore ormai in pensione, arriverà a risolvere il caso… o almeno a credere di averlo risolto.
Nato a Roma, Arturo Carlo Jemolo (1891-1981) è stato uno degli intellettuali più autorevoli del nostro Novecento. Formatosi nell’ambito della cultura antifascista torinese, cattolico da sempre impegnato a sostegno della laicità dello Stato, fu vicino al Partito d’Azione e poi al Partito Repubblicano. Collaboratore de «Il Mondo», le sue opere hanno avuto una vasta influenza anche al di là dell’ambito accademico. Tra queste, ricordiamo la bellissima autobiografia "Anni di prova", vera e propria suggestiva narrazione del clima intellettuale dell’Italia del Novecento, recentemente riproposta nel nostro catalogo.