Solo la terra

Cristina Sparagana
Passigli Poesia
Il libro:
L'occhio visivo-visionario di Cristina Sparagana è certo figlio lontano ma innegabile degli stravolgimenti orali-lessicali della poesia di Dino Campana. La metrica è tutt'altra: voluttuosamente irretita nel classico quinario-settenario di chiusura dell'endecasillabo, è lontana dalla prosodia dei "Canti Orfici", ma ne eredita lo spirito sovvertitore della logica e del déjà vu emotivo o sentimentale ("squittio d'angeli immensi"; "dove i passeri sostano bevendo / all'oboe delle labbra"; "il papavero, il bacio, il grido, il cupo / lungo finire dello sfinimento"). L'accostamento improprio e la visione surreale, certo. Ma il messaggio implicito di questa poesia che incorpora la propria poetica è il sentimento che la follia creativa sconsacrante e riconsacrante guidi a "passi di colomba", come diceva Nietzsche, a compiere la massima audacia: quella, appunto, di scardinare le vecchie strutture del mondo e di sconsacrarlo e riconsacrarlo insieme. Presentazione di Maria Luisa Spaziani.
L'autrice:
Cristina Vidal Sparagana è nata a Roma nel 1957. Nel 1990 si è trasferita in Cile dove ha lavorato come funzionaria presso l'Istituto Italiano di Cultura di Santiago e come docente di letteratura italiana all'Università Cattolica di Valparaìso. Ha fondato la rivista "Appunti italo-cileni". Tornata a Roma, ha vinto nel 2002 il Premio Montale Inediti e nel 2003 il Premio George Byron. Collabora con la rivista Poesia di Nicola Crocetti, per la quale ha tradotto numerosi autori cileni e latinoamericani. Sue poesie sono apparse su diverse riviste di poesia e antologie. Nel 2006 è uscito il volume Il demone gentile (Edizioni del Giano), e nel 2011 Biografia della polvere (Pascal Editore).