Il cacciatore di violini

Jules Merleau-Ponty

La Grande Biblioteca

Anno :1995

Pagine :104

Prezzo :8,26€

ISBN :978-88-368-0336-9



Il libro:
Il mito di Orfeo, il mito della musica come elemento di unione tra uomo e animali, tra uomo e natura, è il vero protagonista di questo breve romanzo ambientato tra le popolazioni boreali, "tra le pochissime - come scrive l'autore - ad aver conservato qualche traccia di memoria ancestrale". È Renaden, uomo permeato profondamente di 'religione naturale', cacciatore che prima di uccidere la preda le rivolge una preghiera ed un saluto commovente, a concepire la fantasia di un magico violino, strumento del tutto sconosciuto ai suoi, capace con il suo suono di attirare gli animali selvatici. Ed è tra sogno e realtà della caccia, tra una natura difficile a viversi ed un sentimento assolutamente religioso verso questa, che si consuma il racconto, che per dimostrare mitica e sentimento della natura fa pensare, soprattutto per il respiro eroico dell'ultima caccia, quella all'orso bianco, ai grandi scenari di Moby Dick e de Il vecchio e il mare.

L'autore:
Nato nel 1950, Jules Merleau-Ponty è, oltre che scrittore, medico, violinista e grande viaggiatore. Negli ultimi anni ha abbandonato l'esercizio della medicina per consacrarsi interamente alla musica e alla letteratura. Ha pubblicato, oltre a Il cacciatore di violini, altri due romanzi, Le roman de la lune enfouie e Les desiquilibristes.

Il brano:

«C'è al mondo chi cammina sulla terra, chi vola nell'aria, chi nuota nell'acqua.Il cacciatore Renaden può essere fiero se cattura un uccello. Gli uccelli sono agili. Sono leggeri e veloci a raggiungere il loro mondo di nubi e di luce, là dove a volte lo sguardo del cacciatore va a perdersi, lontano. Dal momento in cui si alzano in volo non si può più sperare di catturarli. […]»