Non arrendetevi!

Stéphane Hessel

Le Occasioni

traduzione di Valerio Nardoni

Anno :2013

Pagine :64

Prezzo :6,90€

ISBN :9788836813995


Non arrendetevi!
 
In libreria il prossimo 24 aprile
 

L’ultimo appassionato appello dell’autore di Indignatevi!

 
«L’indignazione non basta. Se qualcuno crede
che basti manifestare per le strade perché le cose cambino si sbaglia.
Non bisogna accontentarsi della protesta. Occorre agire»
 

Stéphane Hessel è scomparso lo scorso 27 febbraio lasciando il suo ultimo messaggio – un ultimo, appassionato appello civile – in questo nuovo pamphlet. Nel 2010 l’enorme successo di Indignatevi!, che, tradotto in ventisette lingue, ha venduto oltre quattro milioni e mezzo di copie in tutto il mondo, aveva provocato il movimento spagnolo de Los indignados che successivamente si è allargato in tutto il mondo. Nelle pagine di questo volume Hessel è riuscito a concentrare tutta la sua particolare visione del mondo che è divenuta la speranza e l’obiettivo di milioni di persone: lo scandalo della immensa distanza tra poveri e ricchi, le violazioni continue dei diritti dell’uomo, l’irreversibile depredazione delle risorse ecologiche del nostro pianeta, la finanza selvaggia… tutti i grandi temi che oggi, grazie anche alla figura di Hessel, si pongono alla base di un movimento che coinvolge tutta una generazione di cittadini.

Il nuovo volume che presentiamo, Non arrendetevi! rappresenta, più che una ‘continuazione’ di Indignatevi!, uno sviluppo di quest’ultimo: il primo ha acceso la miccia e ha rappresentato il ‘manifesto’ del movimento, Non arrendetevi!, sulla base dell’esperienza di tre anni, sposta più in alto l’asticella da superare: secondo le parole di Stéphane Hessel, non bisogna accontentarsi di protestare. Occorre agire.

Stéphane Hessel, nato a Berlino ed emigrato con i genitori ebrei in Francia nel 1924 fu fatto prigioniero dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale, ma riuscì a evadere e a raggiungere il generale De Gaulle a Londra e unirsi al movimento della Resistenza. Inviato in Francia nel 1944 fu catturato e deportato a Buchenwald. Evaso una seconda volta, venne catturato ma riuscì a fuggire di nuovo e a unirsi alle truppe alleate. Dopo la fine della guerra fu diplomatico all’ONU e partecipò alla elaborazione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.