Arsène Lupin. L’agenzia Barnett & Co.
Maurice Leblanc
Passigli Narrativa
Le imprese di Arsène Lupin sono ben note al grande pubblico, anche grazie al rinnovato interesse suscitato dalla fortunata serie di Netflix. Pochi però sanno che, fra le sue innumerevoli doti, vi è certamente un talento investigativo fuori del comune. Eccolo allora, in questa nuova raccolta di racconti uscita originariamente nel 1928 – e che Leblanc considerava fra le sue opere migliori –, dismettere i panni del ladro, pur gentiluomo, Arsène Lupin e indossare quelli dell’arguto e irriverente detective Jim Barnett, alle prese con otto diversi casi apparentemente impossibili da risolvere.
E se Lupin si è spesso scontrato con l’ispettore Ganimard, suo acerrimo nemico, ecco qui Jim Barnett alle prese con l’ispettore Béchoux, suo malgrado costretto a rivolgersi spesso all’“amico” – ma forse più appropriatamente “rivale” – per le indagini più complesse, e che, come un novello Ganimard, viene regolarmente canzonato dall’irriverente Lupin/Barnett, certamente più abile di lui anche nel mestiere di detective…
Maurice Leblanc (1864-1941) ha legato la sua grande fama di scrittore al personaggio di Arsène Lupin, che cominciò ad essere introdotto nelle sue novelle a partire dal 1905. Già prima di allora, tuttavia, la critica aveva mostrato di apprezzare i suoi romanzi e racconti, che ereditavano la grande lezione del naturalismo francese, e soprattutto di Flaubert e Maupassant. Con i nove racconti di "Arsène Lupin, ladro gentiluomo" (1907) gli arrivò poi il grande successo letterario; fecero seguito altre fortunate opere tutte incentrate su questo affascinante personaggio, che doveva nel tempo imporsi anche all’attenzione del cinema, con diverse trasposizioni fin dagli anni Trenta, e del mondo dei fumetti.