Confessioni di un alfiere decaduto

Andreï Makine

Passigli Narrativa

Traduzione e note di Maria Elisa Della Casa

Anno :1998

Pagine :140

Prezzo :12,00€

ISBN :978-88-368-0523-5

 



Il libro:

L’universo poetico di questo romanzo è quello di una Russia segreta ed intensa, che la memoria è riuscita a preservare in mezzo alle tante tragedie di un secolo che ormai volge alla fine. Non tanto la Russia, dunque, del proclamato ‘orizzonte radioso’ che doveva ‘necessariamente’ spalancarsi davanti agli occhi delle nuove generazioni, gli ‘alfieri’ della gioventù sovietica; e neppure la Russia clandestina del samizdat, opposta eppure in qualche modo complementare in quegli anni di imposto silenzio e di sorda repressione. È invece la Russia della gente, che cerca di vivere la propria vita a dispetto di tutto; la Russia dei bambini che giocano con i brandelli di un’ideologia che se ormai ha perduto qualsiasi motivazione ideale, pure si è come solidificata nella realtà di tutti i giorni, perché sotto di essa, dietro la sua maschera che sembra perpetuare la lunga, ingenua marcia verso l’orizzonte radioso, si celano invece le ragioni private dei protagonisti, la loro storia segreta.

L'autore:
Nato in Siberia nel 1957, Andreï Makine vive in Francia da molti anni ed è ormai considerato uno dei maggiori scrittori di lingua francese. Con il romanzo Il testamento francese, tradotto in tutto il mondo, ha vinto nel 1995 i due massimi riconoscimento di Francia, il Goncourt e il Médicis.Con la Passigli Editori ha pubblicato anche Il delitto di Olga Arbélina e Al tempo del fiume Amur.