Guida sentimentale di Venezia
Diego Valeri
Le Occasioni
Il libro:
«Andare in giro per calli e campi, senza un itinerario stabilito, è forse il più bel piacere che a Venezia uno possa prendersi. Beati i poveri in topografia, beati quelli che non sanno quel che fanno, ossia dove vanno, perché a loro è serbato il regno di tutte le sorprese…».
Così Diego Valeri invita alla conoscenza della più magica delle nostre città: non un colto Baedeker per turisti alla frettolosa ricerca dei monumenti e luoghi obbligati dalla tradizione, ma una vera e propria ‘educazione sentimentale’ a «quell’insolubile enigma che si rinserra nel nome di Venezia».
L'autore:
Diego Valeri (1887-1976) è stato uno dei principali protagonisti della poesia italiana del Novecento. Fra le sue raccolte ricordiamo: Umana (1915), Crisalide (1919), Ariele (1924), Poesie vecchie e nuove (1930), Scherzo e finale (1937), Tempo che muore (1942), Terzo tempo (1950), Il flauto a due canne (1958), Verità di uno (1970), Calle del vento (1975). La sua fama di scrittore è però legata ad opere di diverso genere, in particolare alle prose evocative e di viaggio. Di primissimo piano anche la sua attività di traduttore e di critico.
Il brano:
«Quei nostri santi padri che, mille e più anni fa, posero mano alla costruzione di questa macchina straordinaria dovevano pur avere, insieme con una enorme provvista di testarda volontà, un grano di generosa pazzia.
Pensate: non si trattava soltanto di trasformare in abitale contrada un pantano vago, tagliuzzato e slabbrato per ogni verso da errabondi canali, ma di piantarvi sopra tante case e tante chiese, quante bastassero ai bisogno materiali e spirituali di tutto un popolo chiamato a raccolta dalle rive del mare e dalle sparse isole della laguna: di fare, insomma, di una desolata palude una vera e propria città.»