Il padiglione sulle dune

Robert Louis Stevenson

Le Occasioni

Traduzione di Simone Garzella

Anno :2004

Pagine :112

Prezzo :7,90€

ISBN :978-88-368-0849-6

 



Il libro:
Fra i più perfetti racconti di Stevenson, Il padiglione sulle dune – iniziato a Londra nel 1878 e concluso a Monterey, in California, due anni dopo – fu definito dal suo autore «un vasto lavoro di carpenteria in nove capitoli e non so quante scene».
Nell’avventura del leale e coraggioso Cassilis e del rude e imprevedibile amico e rivale Northmour, si assiste già al dispiegarsi, in tutta la sua profondità, di quel serrato confronto-scontro di personalità che ritroveremo, qualche anno più tardi, nel duello dei due fratelli antagonisti nello splendido romanzo Il Signore di Ballantrae.
Cassilis e Northmour si trovano a difendere loro malgrado il padre della ragazza che entrambi amano, il disonesto banchiere Bernard Huddlestone, in fuga con i soldi sottratti ai carbonari italiani.
E così, mentre quel remoto angolo della Scozia in cui si compie la vicenda va man mano infittendosi delle apparizioni sinistre e minacciose degli italiani in cerca di vendetta, il racconto di Stevenson diviene sempre più un bellissimo apologo sul coraggio e sulla viltà, sulla sete di ricchezza e sul bisogno di amore. E proprio quest’ultimo sarà all’origine del riscatto finale di tutte le vite in gioco.

L'autore:
Nato in Scozia nel 1850, Robert Louis Stevenson si dedica alla scrittura fin da giovanissimo alla scrittura e ai viaggi. Dopo più di un anno di viaggi nel Pacifico, nel 1989 insieme alla famiglia si stabilisce nelle isole Samoa, dove muore nel 1894 e dove è sepolto.
Di R. L. Stevenson la Passigli Editori ha pubblicato anche Il diavolo nella bottiglia e La spiaggia di Falesà, sempre nella collana Le Occasioni.

Il brano:

«Da giovane ero un tipo molto solitario. Mi facevo un vanto di vivere in disparte e di bastare a me stesso, e posso dire di non avere avuto né amici né conoscenti finché non incontrai l’amica che diventò poi mia moglie e la madre dei miei figli. Ero in rapporti intimi con una persona soltanto; si trattava dell’egregio signor R. Northmour, di Graden Easter, in Scozia. Ci eravamo incontrati all’università e, anche se tra di noi non correva una grande simpatia e non c’era neppure una grande intimità, avevamo un carattere talmente simile che non ci fu difficile trovare un punto d’incontro. Credevamo di essere dei misantropi; ma io penso adesso che fossimo soltanto dei tipi scontrosi…»