Juan Ramón Jiménez

Diario di poeta e mare

2008, pp 320
ISBN: 9788836805686

22,00 

Sinossi

Il libro:
È stato giustamente rilevato che con il Diario di poeta e mare (1917) s’inaugura il secondo tempo della poesia juanramoniana; e se è vero che al momento del suo viaggio negli Stati Uniti Juan Ramón Jiménez è già un poeta riconosciuto – discepolo del maestra nicaraguese Rubén Darío e amico di Antonio Machado e Miguel de Unamuno – è pure vero che è proprio a partire dal Diario, e con le raccolte immediatamente successive Eternità, Pietra e cielo, Bellezza, che il poeta si fa ‘maestro’ a sua volta, diviene capofila di tutta una nuova fioritura di poeti di poco più giovani, da García Lorca a Salinas, da Guillén ad Alberti.
«Che cos’è, nella sua essenza, il Diario di poeta e mare?», si chiede Francesco Tentori Montalto nella prefazione a questo volume: «La definizione migliore è quella che ne dà il poeta stesso chiamandolo ‘breve guida d’amore in terra, mare e cielo’; purché con amore s’intenda non tanto quello che guidò Juan Ramón da Madrid a Moguer, Siviglia, Cadice, Jerez, sul transatlantico per New York, e di qui a Boston e ancora a New York, nel New Jersey, a Philadelphia e Washington, ora in compagnia di Zwnobia che aveva appena sposato; ma, soprattutto, quello di cui il poeta arde per la vita universale e indivisa…». Diario di un viaggio reale, dunque, viaggio di un poeta ‘appena sposato’ (Diario de un poeta reciencasado era infatti il primo titolo della raccolta), che rende possibile seguire lo scrittore, fin nell’esattezza delle date, nei suoi vagabondaggi per i parchi di New York, Philadelphia, Boston, o sul piroscafo che lo conduce in America e lo riporta a Madrid; ma anche e soprattutto diario poetico, «dialogare del poeta con la notte del mare, con le personificazioni del tempo – ore, stagioni, atmosfere – che si manifestano come assoluti pregni di mistero…».

L’autore:
Di Juan Ramón Jiménez (1881-1958, premio Nobel per la letteratura nel 1956), la Passigli Editori ha pubblicato anche Eternità, Pietra e cielo, Animale di fondo e La stagione totale nella collana di Poesia, e Platero e io ne Le Occasioni.

Il brano:
«Poiché il tuo nome è un altro,
cielo, e il suo sentimento
ancora non è mio, tu non sei cielo.

Se sto ancora imparando
A chiamarti per nome…
Cielo! Son senza cielo,

Senza cielo, mio amore!
– Senza cielo?»
da Sky