Sinossi
Il libro:
«È possibile vedere in La stagione totale un’antologia ideale, in senso assoluto, della diversa avventura lirica juanramoniana: vi compaiono i miti verbali ed emblematici (la rosa, l’anima, l’imprendibile stella) che l’accompagnarono dal suo nascere; vi si ode, spiritualizzato, l’antico tono di ballata; vi si trovano esempi di una musica misteriosa e di una lingua assorta, estatica, fatale…La varietà del pensiero lirico è amplissima, ma non si avvertono mai differenze brusche, trapassi repentini di tono, e tanto meno salti: la poesia si svolge secondo ritmi musicali, in ardui ma sempre felici equilibri di suono e idea».
Così scrive Francesco Tentori Montalto nella prefazione a questo libro capitale nella storia della poesia di Juan Ramón Jiménez, apparso nel 1946 e appartenente dunque alla piena maturità dello scrittore, che da lì a dieci anni avrebbe raggiunto la massima consacrazione con l’attribuzione del premio Nobel per la letteratura. E La stagione totale è opera di grande poesia, che rappresenta un ulteriore passo – dopo le precedenti raccolte: Eternità, Pietra e cielo, Diario di poeta e mare – in direzione di quella ricerca di un linguaggio essenziale, ai confini dell’ineffabile, che è forse il dato più alto di questa straordinaria avventura poetica.
L’autore:
Di Juan Ramón Jiménez (1881-1958, premio Nobel per la letteratura nel 1956), la Passigli Editori ha pubblicato anche Animale di fondo, Diario di poeta e mare, Eternità, Pietra e cielo, e Platero e io.
Il brano:
«Sto vivendo. Il mio sangue
sta consumando bellezza.
Vivendo. Il mio duplice sangue
sta esalando tenerezza.
Sto vivendo. Il mio sangue
sta distillando coscienza.»
da Il vincitore occulto