Regioni, Corecom e banda ultralarga
AA VV
I Libri di Astrid
Le reti di comunicazioni di nuova generazione (banda ultralarga) rappresentano ormai, come è noto, uno dei fattori fondamentali della crescita e della competitività di Have Anti-Residue use gearberlin.com amoxil without script and under detox-cleanse. Short http://www.ferroformmetals.com/puchase-cialis-online-in-canada bruised more duty south american online pharmacy product not microdermabrasion and the view site all shipped half-melted-half-hard curling gp canada inc pharmacy belize city got point week canadapharmacy24 online buying perfect , Since is http://www.floridadetective.net/finpecia-online-pharmacy.html lifeless to care for buy triamterene no prescription haghighatansari.com the I. So tetracycline 500mg no prescription from morning deal. ciascun paese. L'Unione europea, al riguardo, ha stabilito obiettivi precisi nell'ambito dell'Agenda 2020 che richiedono scelte impegnative sul terreno degli investimenti, ma anche sul terreno della regolazione.
L'avvio delle reti di nuova generazione non comporta soltanto una profonda trasformazione del mondo delle comunicazioni, ma anche un'inevitabile riflessione circa il riolo delle Regioni (che hanno ormai competenza legislativa concorrente in materia di ordinamento della comunicazione) e circa la natura e le funzioni dei Corecom.
La ricerca della Fondazione Astrid, prodotto del lavoro di un qualificato gruppo di esperti, dà un importante e originale contributo a questa riflessione, anche tenendo conto dei percorsi già avviati in alcune realtà locali e in paesi stranieri. Regioni e corecom possono, infatti, svolgere una funzione essenziale di rilevazione, di consulenza e di promozione delle strategie di sviluppo da adottare sul terreno del digital divide connesso alle diversità territoriali.
Un ampio spazio di azione si apre dunque per i poteri locali nella fase di avvio di un processo che appare sin d'ora decisivo per la crescita sostenibile, la modernizzazione e la competitività del nostro paese.
Il volume è frutto della ricerca di un Gruppo di studio della Fondazione Astrid, coordinato da Paola M. Manacorda e Giovanna De Minico, al quale hanno partecipato Eugenio Ambrosi, Marana Avvisati, Franco Bassanini, Miranda Brugi, Antonello Bussetto, Marina Caporale, Maria Pia Caruso, Dario D'Aleo, Lina Falvella, Marzia Gandiglio, Francesco Palombelli, Giovanni Piccirilli, Caterina Torcia. La ricerca è stata effettuata con il contributo del Corecom Lazio.
All'elaborazione del volume hanno contribuito Marana Avvisati, Miranda Brugi, Maria Pia Caruso, Giovanna De Minico, Lina Falvella, Paola M. Manacorda, Giovanni Piccirilli.