Una brutta storia

Fëdor Dostoevskij

Le Occasioni

A cura di Marilena Rea

Anno :2024

Pagine :112

Prezzo :10,00€

ISBN :9788836820849

Di ritorno da una festa di compleanno tra colleghi, il giovane generale Ivan Il’ič Pralinskij, consigliere di stato sognatore e utopista, si presenta inaspettatamente alla festa di nozze del suo sottoposto Pseldonimov. In apparenza, il suo intento è quello di condividere un giorno lieto con il suo impiegato, ma in realtà egli ha uno scopo ben più ambizioso: elevare spiritualmente, tramite la propria presunta liberalità, dei poveri proletari, instradandoli verso quella evoluzione di coscienza di cui, a suo dire, la società ha bisogno. Le cose, però, non vanno secondo i piani di Pralinskij, e la serata prende presto una piega inaspettata, fino al tragicomico epilogo… Pubblicato nel 1862 sulla rivista «Vremja», il racconto “Una brutta storia”, in cui si avverte ancora forte l’influenza dell’amato Gogol’ – in particolare nell’accentuazione caricaturale dei personaggi – è un’opera a suo modo centrale in quanto, come afferma Marilena Rea nella prefazione a questa sua nuova traduzione, «segna la fine della fase degli anni Quaranta, della cosiddetta “letteratura burocratica”, e l’inizio della fase matura, quella delle “Memorie dal sottosuolo”, che ha reso Dostoevskij un classico assoluto dell’Ottocento».

Tra i massimi narratori di tutti i tempi, Fëdor Dostoevskij (1821-1881) è soprattutto noto per i suoi grandi romanzi come “Delitto e castigo”, “I demoni”, “L’idiota”, “I fratelli Karamazov”, e per indimenticabili, lunghi racconti come “Il giocatore” e “Le notti bianche”; senza peraltro dimenticare la sua attività saggistica, in particolare le oltre mille pagine del Diario di uno scrittore, vero e proprio zibaldone di riflessioni, ricordi, articoli. Una scelta “tematica” tra questi la troviamo nel volume “La condanna”, apparso in questa collana, così come da tempo sono presenti nel nostro catalogo i bellissimi racconti “Un cuore debole” e “Un piccolo eroe”, nonché il “Diario di Raskolnikov”, prima, appassionata “esplorazione” del protagonista di “Delitto e castigo”.