Worte Ohne Lieder

Pier Luigi Berdondini

Passigli Poesia

Prefazione di Cesare Mazzonis

Anno :2008

Pagine :144

Prezzo :15,00€

ISBN :978-88-368-1140-3


Perché un titolo tedesco a questa raccolta? E perché ricondursi al romanticismo, al titolo di Mendelssohn?
La poesia d‘amore, nella forma breve di un sussurro, questo vuol essere Worte ohne Lieder (Parole senza romanze). Una raccolta di versi che affidano al gioco dei suoni il divenire del percorso amoroso. Parola senza luogo; e poiché la musica è artefice di luoghi, ecco svelato il gioco di parole senza romanze. Dal momento che il romanticismo in musica supera gli schemi assorbendo direttamente l’intuizione della fantasia, ecco rivelato l’auspicio: che nei versi di questo Worte il lettore altro non trovi se non appunto il suono.
Il libro si svolge in due movimenti: un volo di farfalla su 55 titoli intrecciati ai nomi della musica e una seconda parte di 37 poesie indirizzata al mito, che al divenire amoroso affida mistero e percezione
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Con il titolo di Lieder ohne Worte Felix Mendelssohn-Bartholdy compose 56 brani per pianoforte, di cui solo 36 pubblicati in vita. Dal 1828 - anno a cui risale il primo Lied ohne Worte (in mi bemolle maggiore) - l’attività compositiva dei Lieder ohne Worte accompagnerà il compositore tedesco per tutta la sua vita. Comunemente tradotta in “Romanze senza parole”, la denominazione di Lieder ohne Worte è riferita a un genere di composizione per pianoforte che riconduce a un contesto esclusivamente strumentale l’intimità lirica del Lied. Il suono non è abbinato alla voce, non ci sono parole. Troviamo altresì l’utilizzo del titolo  Lieder Ohne Worte, pur in diverso contesto, da parte di molti altri compositori:Moscheles, Heller, Spohr, Tchaikovsky, Fauré fino ad Arnold Schoenberg. Paul Verlaine pubblicò nel 1874 la raccolta di versi Romances sans paroles.
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Pier Luigi Berdondini è nato a Faenza e da tempo vive nei dintorni di Firenze. Ha pubblicato le raccolte in versi Parole Macchiaiole (Polistampa 1997), La via faentina (Mobydick 2001) con prefazione di Marco Marchi e Verbo assente (Mobydick 2004) con prefazione di Laura Barile. Collabora con compositori di musica classica contemporanea nella ricerca di nuovi campi sonori nel rapporto fra parola poetica e musica. Ha scritto Fabula ut -improvvisi per voce e flauto, su musiche di Guido Baggiani, Mauro Cardi, Gian Carlo Cardini, Fabio Cifariello Ciardi, Carlo Alessandro Landini, Daniele Lombardi, Carla Magnan, Marcello Panni, Angelo Russo, Nicola Sani- e L’isola e cinque poesie di amore, poemetto scenico per voce recitante, mezzosoprano e computer music con musiche di Giuseppe Giuliano. Fabula ut è stata rappresentata in prima esecuzione al Teatro Garibaldi di Figline Valdarno il 25 febbraio 2007, L’isola e cinque poesie d’amore ha esordito al Teatro Cantiere Florida, a Firenze, il 29 ottobre 2007.
Prefazione di Cesare Mazzonis.