«Scritto negli anni Trenta, immagina che dopo il primo mandato di Roosevelt vinca l’elezione un fascista: a rileggerlo, quel personaggio è davvero un ritratto impressionante di Donald Trump»
Federico Rampini
Cronaca non ‘della’ vita di ‘una’ donna, ma di una generica vita di donna, a rappresentanza di quell’universo femminile che sembra scontare su di sé, nello smarrimento dei ruoli di una società in declino, la solitudine e lo svilimento della propria identità personale.
Il romanzo “L’àncora” (L’entrave) è un nuovo capitolo della storia di Renée Néré, l’indimenticabile protagonista del precedente e ben più famoso “La vagabonda”.
Quando i personaggi funzionano è come se esistessero davvero e si muovessero per volontà propria. Per questo, a dare voce a un personaggio ‘vero’ come il commissario Soneri ci voleva qualcuno che le cose le sapesse (e le sapesse raccontare) come Varesi.
Da molti considerato il più bello dei romanzi brevi di Čechov, esso offre una narrazione in prima persona, asciutta e ferma, ed un’ispirazione che rinvia ad alcuni dei più autentici motivi della grande narrativa russa.
Nello stile impietoso e grottesco di questo grande narratore francese, che fu amato da scrittori del calibro di Colette, Rilke e Beckett, vediamo sfilare un’affascinante galleria di personaggi, a rappresentazione dell’ipocrisia borghese in tutte le sue sfumature.
Montecitorio, Roma, 2014. Nel passaggio dalla Seconda alla Terza Repubblica, il Palazzo è squassato non solo da una transizione di potere ma anche da una serie di eventi luttuosi […]. Una sorta di House of Cards all’italiana, in cui niente è ciò che appare.
I venti capitoli dei “Racconti della peste” spaziano in un universo fantastico e il percorso dei racconti si snoda, come nel Decamerone, in fantasie buffe, storie tragiche, storie d’amore e di violenza.
In questo romanzo breve pubblicato nel 1917, Schnitzler ci regala un altro dei suoi mirabili personaggi in cui l’approfondita analisi psicologica è ben amalgamata con il tono leggero della commedia.