Cuore rosso

Amy Kellogg

Passigli Narrativa

Traduzione di Alessia Manfredi

Anno :2021

Pagine :320

Prezzo :19,50€

ISBN :9788836818228

Sophie, una giovane giornalista americana, si sveglia in una clinica in Crimea dove è stata ricoverata in stato di incoscienza per un grave avvelenamento. Chi voleva ucciderla? E perché? Cuore rosso ripercorre la vita della protagonista in un viaggio esistenziale che inizia a San Pietroburgo (allora Leningrado) per proseguire poi a Chernobyl e in Cecenia, in un arco di tempo che va dal collasso dell’Unione Sovietica alla nascita della Federazione Russa, e attraverso un’appassionante storia d’amore e avvincenti indagini su un terribile attentato terroristico che portano Sophie a contatto con la corruzione, il riciclaggio e gli intrighi della Russia moderna.
Amy Kellogg, per molti anni inviata di Fox News per la Russia e il Medio Oriente, con questo libro che unisce le emozioni del thriller alle sottigliezze della grande analisi giornalistica è alla sua prima prova narrativa. L’autrice sfrutta la propria diretta conoscenza della vita politica ed economica russa per costruire una trama coinvolgente in cui personaggi reali e di fantasia si uniscono in un mix del tutto convincente, facendone un roman à clef della Russia della nostra epoca.

 

Amy Richardson Kellogg (New York, 1965) è Senior Foreign Affairs Correspondent di Fox News, per la quale lavora dal 1999. Attualmente vive a Milano, dove si occupa di affari europei e internazionali. Nel corso degli ultimi anni ha seguito tutti i più rilevanti eventi politici, quali i G7 o gli incontri dei presidenti americani con Putin, e i più efferati attacchi terroristici, dalle conseguenze dell’11 settembre agli attentati a Parigi, Nizza e Mosca, al conflitto ceceno che ha seguito direttamente sul campo.
È una grande esperta del mondo russo, che ha studiato nelle Università di Brown, Leningrado e Stanford, ove ha ottenuto un Master in Russian and East European Studies.

 
«Mi chiamo Anna», continuò la donna, sedendosi con cautela sulla chaise longue di fianco a Sophie. «E Dio qui è giunto alla conclusione che è stato un rarissimo fungo siberiano, un funghetto molto tossico, a farmi fuori… tritato e ridotto a una polvere sottilissima e invisibile, sparsa su un documento che mi è stato dato per il mio progetto di ricerca… e puff».
Sophie intuì che «Dio» doveva essere lo stregone, questo Cherkassov.
«Su che cos’era la ricerca?», le chiese con un filo di voce.
«Chernobyl», rispose Anna. «E quello che ancora non sappiamo sulla gravità degli effetti sulla salute».