La rondine presente
Alessandro Quattrone
Passigli Poesia
A distanza di due anni da "La gentilezza dell’acero", Alessandro Quattrone in questa sua nuova raccolta propone nel titolo il simbolo della rondine per attirare l’attenzione su un tema – quello della “presenza”, cioè dell’esserci, dell’accompagnare, dell’annunciare – che merita oggi di essere riscoperto o rivisitato. La rondine, dunque, come figura che appare e scompare, che va e che ritorna: una figura capace di riassumere il contenuto di un’opera attraversata dagli stati d’animo più diversi, in cui ciascuno si può riconoscere.
"La rondine presente" è insomma un libro che, con il suo tono pacato, la sua attitudine meditativa e il suo linguaggio lineare e preciso, aspira a stare vicino al lettore, alle sue attese e ai suoi trasalimenti, alle sue inquietudini e ai suoi desideri, alle sue disillusioni e alle sue esultanze.
Alessandro Quattrone è nato a Reggio Calabria nel 1958 e vive e insegna a Como. Ha pubblicato i seguenti volumi di poesia: "Interrogare la pioggia" (Lacaita, 1984, finalista al Premio Viareggio-Opera prima), "Passeggiate e inseguimenti" (Book, 1993 – Premio Internazionale E. Montale), "Rifugi provvisori" (Book, 1996), "Prove di lontananza" (Book, 2013 – Premio Caput Gauri), "L’ombra di chi passa" (Puntoacapo, 2015), "La gentilezza dell’acero" (Passigli, 2018).
Ha tradotto diversi volumi di classici della poesia per le edizioni Demetra (tra i quali ricordiamo E. Dickinson, E.L. Masters, A. Rimbaud, P. Verlaine, E.A. Poe, S.T. Coleridge, W. Whitman, Ovidio).
Tra le altre sue pubblicazioni ricordiamo il romanzo "Ai bordi del diluvio" (Moretti e Vitali, 2002) e, per il teatro, "A me non sembra di dover morire e altri dialoghi teatrali" (Puntoacapo, 2018).