NOVITÀ

Vitaliano Brancati

I fascisti invecchiano

Seguito da “Le due dittature”

2025, pp 104
Brossurato con copertina morbida
ISBN: 9788836821310

9,50 

Sinossi

Apparso nel 1946, a pochi mesi dalla fine della Seconda guerra mondiale, I fascisti invecchiano raccoglie una serie di elzeviri che Vitaliano Brancati pubblicò a partire dal febbraio 1945 su «La Città Libera» e «Risorgimento liberale». In queste pagine ritroviamo molti temi che saranno centrali in opere successive come Il bell’Antonio o Paolo il caldo, ma il loro pregio principale sta forse nell’impietosa analisi – e autoanalisi – degli anni della dittatura, arrivando a individuare in maniera estremamente lucida le contraddizioni di un popolo che non ha mai saputo fare davvero i conti con il fascismo e che persevera nei suoi difetti e nelle sue più meschine abitudini: la delazione, la nostalgia per l’ordine, la populistica ricerca dell’“uomo forte”, l’idea paradossale, ma sempre reiterata, che “si stava meglio quando si stava peggio”… La lettura di questi articoli, ancora oggi ben attuali, stimola i lettori a porsi una domanda precisa e sempre scomoda: i governi cambiano, ma gli italiani?

Completa la nostra edizione il raro scritto Le due dittature, che riproduce l’intervento di Brancati a un dibattito pubblico sul tema “Diversità e Universalità” tenutosi a Parigi nel 1952, nel quale lo scrittore mette a confronto le dittature di destra e di sinistra, analizzando con estrema lucidità le “ragioni” di ogni totalitarismo.

 

L’autore

Vitaliano Brancati (Pachino, 1907 – Torino, 1954) è stato uno dei più importanti scrittori del Novecento, nonché sceneggiatore cinematografico per registi come Luigi Zampa, Mario Monicelli e Roberto Rossellini. Nato in una famiglia di letterati, dopo gli studi si trasferisce a Roma, dove inizia a collaborare con riviste e quotidiani vicini al regime. Anche in seguito alla censura per “oscenità” del suo romanzo giovanile, Singolare avventura di viaggio (1934), comincia a prendere le distanze dall’ideologia fascista. Inizia intanto a collaborare con la rivista «Omnibus» di Leo Longanesi, dove appare a puntate quello che è considerato il suo primo romanzo maturo, Gli anni perduti, già parte del nostro catalogo; seguirà, nel 1941, uno dei suoi romanzi più celebri, Don Giovanni in Sicilia. Dopo la Liberazione, nel 1946 sposa l’attrice Anna Proclemer e, tra il 1945 e il 1946, dà alle stampe i racconti de Il vecchio con gli stivali, apparso in questa stessa collana, e I fascisti invecchiano. La sua opera narrativa si chiude con due capolavori di grande successo: Il bell’Antonio (1949) e il postumo Paolo il caldo (1955). Ricordiamo inoltre le prose “morali” de I piaceri (1943), in corso di pubblicazione presso le nostre edizioni.

Operazione finanziata dal DECRETO INTERMINISTERIALE 19 Novembre 2021 e Decreto Direttoriale MISE N. 1742 del 30/05/2022 "Fondo Imprese Creative capo II”