Disponibile dal 12 settembre 2025
Francis Scott Fitzgerald
Pomeriggio di uno scrittore
Racconti dall’anno del Crack-up
A cura di Enrico Postiglione
18,50 €
Sinossi
Nel 1936 Francis Scott Fitzgerald ha quarant’anni, e ne mancano solo quattro alla sua scomparsa. L’età del jazz è ormai lontana, la moglie Zelda è spesso ricoverata in cliniche psichiatriche, il romanzo “Tenera è la notte” è stato accolto con freddezza, e i problemi finanziari e di salute incombono.
È in questo quadro desolato che pubblica su «Esquire» le due trilogie di racconti qui riunite: “The Crack-up”, che apparirà anche in volume nel 1945, e la cosiddetta “trilogia dello scrittore”, qui per la prima volta pubblicata nella sua interezza. Ma se la prima trilogia è impostata come un memoir in prima persona in cui Scott Fitzgerald appare come uno scrittore prostrato e disposto all’impietosa ammissione del proprio fallimento – ammissione che suscitò i rimproveri di Hemingway e Dos Passos –, nella seconda trilogia la finzione narrativa ritrova uno spazio più autonomo, pur riecheggiando le atmosfere malinconiche e crepuscolari dei testi precedenti.
Come ricorda nella sua prefazione Enrico Postiglione, «il narratore di “The Crack-up” muove continue stoccate, sollecita apertamente il lettore, gli affida le sue confidenze e le sue inquietudini… Lo stesso meccanismo delle coincidenze fra il racconto e il dettaglio personale è all’opera, seppure con maggiore discrezione, anche nella trilogia dello scrittore», dove lo sconforto di “The Crack-up” sfuma in una delicata ma intensa malinconia.
Completano il volume gli altri otto racconti pubblicati su rivista da Francis Scott Fitzgerald in quel fatidico 1936, testimonianza anch’essi di una straordinaria abilità narrativa rimasta inalterata nonostante le traversie personali del grande scrittore americano.
L’autore
Francis Scott Fitzgerald (St. Paul, Minnesota, 1896 – Hollywood, 1940) è uno di quegli scrittori la cui vita stessa, agli occhi del pubblico, è stata assimilata a un romanzo. Massimo interprete della generazione americana dell’età del jazz, dei “ruggenti anni Venti” e di quella “generazione perduta” di scrittori americani che, nati attorno al 1890, preferirono abbandonare gli Stati Uniti e trasferirsi in Europa, Scott Fitzgerald è noto al grande pubblico anche per il suo turbinoso rapporto con la moglie Zelda Sayre e per la loro sregolata condotta di vita.
Ma al di là di queste connotazioni esterne, e anche del clamoroso successo popolare dei suoi romanzi – Di qua dal paradiso, Belli e dannati, Il grande Gatsby e Tenera è la notte –, in realtà la sua grande personalità di scrittore ha anche ben altre qualità: la sensibilità alla società sua contemporanea, la maestria narrativa e, non ultima, la sua innovazione linguistica fanno di lui uno dei giganti della letteratura americana della prima metà del Novecento.
Di Francis Scott Fitzgerald, la Passigli Editori ha pubblicato le raccolte di racconti Filosofi e maschiette e Josephine e, nella collana Le Occasioni, il racconto Il giovane ricco.