Mosca dalle mille e mille cupole
Michail Bulgakov
Le Occasioni
Tra il 1922 e il 1924, Michail Bulgakov pubblica degli straordinari feuilleton in cui tratteggia la nuova Mosca, ora capitale della neonata Russia dei Soviet. Si tratta di reportage, aneddoti e descrizioni della vita moscovita ricchi di ironia, satira e denuncia sociale che ci restituiscono un’immagine inedita della città all’indomani della Rivoluzione, e nei quali l’autore sembra volerci accompagnare per mano alla sua scoperta. Ne risulta un quadro ben diverso da quello fornito dalla propaganda: una città in frenetico e continuo movimento dove nascono caffè, teatri, negozi, che si apre alla modernità e a una vita più libera; ma è anche la Mosca dei mendicanti e degli straccioni, della fame, della lotta disperata per la casa, del mercato nero, dei ricchi imprenditori senza scrupoli e dell’ignoranza e volgarità dei piccoli burocrati del nuovo potere… Senza dimenticare la vena satirica che lo contraddistingue, Bulgakov si fa, come ricorda Elisa Baglioni nella prefazione che accompagna questa sua traduzione, «il cronista di un cambiamento inarrestabile verso la modernizzazione e coglie i contrasti e le dissonanze che fanno parlare Majakovskij, tre anni più tardi, dell’esistenza di due Mosche. La Mosca sonnolenta che insegue il cigolio dei carri e l’altra insonne che “viene costruita e ribolle”, a cui tocca “trattorizzarsi e fordizzarsi” per tirar fuori la campagna dal letargo».
Michail Bulgakov (Kiev, 1891 – Mosca, 1940) è universalmente noto come l’autore di uno dei più affascinanti romanzi del primo Novecento, Il maestro e Margherita, scritto tra il 1929 e il 1939, ma che uscì soltanto diversi anni dopo la morte dell’autore (la prima edizione completa in lingua russa fu pubblicata in Germania nel 1966). Del resto, il rapporto tra lo scrittore e il potere politico sovietico fu sempre molto difficile, nonostante l’interesse mostrato verso la sua opera dallo stesso Stalin, che amava in particolare la commedia I giorni dei Turbin, riduzione teatrale dell’altro suo grande romanzo, La guardia bianca. Tra le altre sue opere, ricordiamo I racconti di un giovane medico, Cuore di cane e, uscite in questa stessa nostra collana, Morfina e Uova fatali.
«… E io, dalla mia stanza al quarto piano, ingombra di libri presi alle bancarelle, sogno di spingermi sulle colline dei Passeri in estate, e di osservare, dal punto in cui Napoleone guardava Mosca, le mille e mille cupole che infiammano i sette colli e Mosca che respira e risplende. Mosca, madre…»
Michail Bulgakov