Richard Wagner
Charles Baudelaire
Le Occasioni
Il libro:
«Sarebbe un miracolo se un critico diventasse un poeta, mentre è impossibile che un poeta non contenga in sé il germe di un critico. Non si meravigli il lettore che io consideri il poeta il migliore di tutti i critici».
Forte di questa affermazione, Baudelaire, poeta, si fa critico musicale in difesa di Wagner, il cui Tannhäuser aveva provocato una spaccatura nella cultura parigina e la nascita di una discussione che impegnò personaggi di grande rilievo come Gautier, Berlioz, Liszt, e che divise l’intero mondo culturale europeo in wagneriani e anti-wagneriani.
Il pamphlet qui riproposto non soltanto ci riporta, a caldo, in quel clima polemico, ma è importante anche e soprattutto perché esprime il punto di vista di uno dei maggiori poeti della modernità su un fenomeno che investì tuta la concezione dell’arte in quel periodo; esso quindi richiede una prospettiva di lettura ampia ed attenta a tutti i fermenti dell’epoca, e nessuno meglio di Giovanni Macchia poteva offrie in prefazione una panoramica tanto vasta.
Conclude il volume il raro epistolario tra Baudelarie e Wagner, toccante testimonianza della solidarietà tra due grandi di fronte all’inerzia e all’incomprensione di un mondo sempre restio ad aprirsi ai sommi artisti.
L'autore:
Di Charles Baudelaire la Passigli Editori ha pubblicato anche Consigli ai giovani scrittori e il saggio Edgar Allan Poe.
Il brano:
«Ho spesso sentito esprimere l’opinione che la musica non sia in grado di tradurre alcunché con la stessa sicurezza della parola o della pittura. Ciò è in qualche modo vero, ma non completamente. La musica traduce i sentimenti secondo i propri principi, e con i mezzi che le sono propri. La musica, come la pittura ed anche la letteratura, che è peraltro l’espressione artistica più oggettiva, presenta sempre una lacuna che deve essere riempita dalla fantasia dell’ascoltatore.»