Sortilegio
Irène Némirovsky
Passigli Narrativa
La riscoperta di Irène Némirovsky (1903-1942) è stata, a partire dagli ultimi anni, una vera e propria bomba editoriale. Titoli quali Suite francese, Il calore del sangue, Il ballo, David Golder hanno imposto all’attenzione del grande pubblico le opere di questa raffinata e oramai amatissima scrittrice.
Ma l’opera della Némirovsky non è ancora del tutto conosciuta: sono numerosi i racconti pubblicati su varie riviste dall’inizio degli anni Trenta fino alla morte, tuttora inediti o non noti in Italia, scritti che costituiscono una incredibile miniera di grande letteratura.
Sortilegio è il terzo volume, dopo Siamo stati felici e Giorno d’estate, dei tre volumi previsti di racconti inediti che fanno conoscere in modo più approfondito le opere di questa grande scrittrice che si è imposta, dopo alcuni decenni dalla morte, nel gotha degli scrittori più amati del mondo intero.
Questo terzo vilume comprende nove racconti, degli anni dal 1940 al 1942, con l'eccezione del primo, Eco, che è del 1934 ma che agli altri si ricollega per una tematica fortemente improntata agli anni dell'infanzia e dell'adolescenza. Quella della Némirovsky è una riflessione, in parte autobiografica in parte fantastica, intorno a un'età che non si lascia mai del tutto alle spalle e che spesso determina l'intero svolgimento della vita. Altri temi si intrecciano a questo: illusioni e delusioni d'amore, magie e sortilegi della memoria. Ancora una volta questi racconti ci offrono una ricca e umanissima serie di personaggi maschili e femminili alle prese con i momenti cruciali delle loro esistenze e colti dall'autrice con la sua consueta e straordinaria finezza psicologica.