«Quello che è importante non è tanto la conquista della vetta, quanto il tu per tu con la roccia, con la neve, il ghiaccio. Toccare, vedere: è come una danza.» Fosco Maraini. Viaggiator curioso.
Un racconto apertamente autobiografico, ma in cui si avverte appieno lo Svevo della maturità, e si respira una disincantata e pur dolente partecipazione che fa pensare alla poetica di Saba.
Alejandro Subass, il protagonista, cerca di riannodare i fili di una trama famigliare di comunità ebraiche can-cellate dalla furia nazista e disperse tra Europa e Argentina. “Decir Berlín, decir Buenos Aires” è il primo romanzo di Saúl Sosnowski.
Il celebre detective Sherlock Holmes si trova qui alle prese con tre delle sue più famose indagini: “L’avventura del diadema di diamanti”, “I cinque semi d’arancio” e “L’avventura del carbonchio azzurro”.
Le colorite descrizioni di quel mondo affascinante e impenetrabile che furono i salotti letterari di Parigi, di cui Marcel Proust – cronista mondano per «Le Figaro» – è stato uno dei protagonisti.
Assieme a quelli sulle vite di Mozart e Haydn, questo libro completa quella raccolta di brevi biografie che costituirono il debutto di Stendhal sulla scena letteraria e l’inizio del suo rapporto con la musica, che tanta parte doveva avere nel suo universo.
Altri tre magnifici racconti, in nuova traduzione, tratti da “Le avventure di Sherlock Holmes”: “L’avventura della banda maculata”, “La Lega dei Capelli Rossi”, “Il mistero di Boscombe Valley”