Vera e propria autobiografia di una generazione, “Gli anni perduti” non è solo un affresco della provincia siciliana: al pari di altre opere contemporanee dà voce a una critica più ampia alla società borghese e del regime fascista.
Il romanzo “La gatta” è – nelle parole di Edmond Jaloux – «un capolavoro di concisione, di arte, di classica perfezione, con la massima verità, intelligenza e poesia».
«”Fuochi di Lisbona” è un romanzo sull’amore e la passione, oltre che d’amore e di passione, come conoscenza viva delle cose negli universi opposti di un uomo e di una donna». Antonio Tabucchi
Primo titolo del fortunato filone delle “storie del castello”, “Il padiglione cinese” (“Beate und Mareile”, 1903) è il romanzo che decretò la fama di Eduard von Keyserling, rientrando a buon diritto nel novero dei suoi capolavori
«Scritto negli anni Trenta, immagina che dopo il primo mandato di Roosevelt vinca l’elezione un fascista: a rileggerlo, quel personaggio è davvero un ritratto impressionante di Donald Trump». Federico Rampini
“Il ‘Leon d’Oro’ di Granpère” è una delle rare opere di Trollope ambientate fuori dalla sua Inghilterra. Hugh Walpole la definì «non solo il suo miglior romanzo breve, ma anche uno dei più affascinanti idilli della letteratura inglese».
“L’impero in provincia” (1945) raccoglie sei racconti fra loro intrecciati che vanno a formare una sorta di grande affresco del mondo contadino molisano dagli esordi del fascismo alla Liberazione.
Grande successo europeo, “Una famiglia turca” è una splendida autobiografia che ripercorre la vita familiare e sociale di una famiglia dell’alta borghesia dal 1913 al 1940. Nuova edizione riveduta.
In questo lucido e impietoso racconto, è come se Drieu anticipasse quella che poco più di dieci anni più tardi sarebbe stata la sua stessa, tragica fine.
Apparentemente lontani dalle opere più frequentate di Francesco Jovine, i due racconti che fanno parte di questo volume, pubblicati per la prima volta nel 1948, allargano la visuale alla frastornante realtà della Capitale.